POLVERI SOTTILI

L'inquinamento e l'assurda smania dei lavoratori. Branderio è sicura, ma corre ai ripari. La lungimiranza della classe eletta che si salverà dal disastro

Di certo non c’è bisogno di sottolineare ulteriormente quanto sia grave l’inquinamento causato dai lavoratori che si recano in uffici e fabbriche con auto inquinanti. Ad oggi, gran parte degli sforzi, da parte delle amministrazioni pubbliche, sono principalmente orientati a diminuire tali emissioni.

RICERCA COSTANTE

Secondo una recente ricerca, infatti, gli scarichi delle auto utilizzate perlopiù per recarsi al lavoro, sono responsabili di oltre il 70% dell’inquinamento totale delle nostre città. Lo studio, pubblicato sulle maggiori testate giornalistiche, afferma che quasi la quasi totalità dell’inquinamento atmosferico da traffico stradale è dovuto alle particelle innalzate dalla strada dal passaggio dei veicoli nelle zone produttive.

CASE STUDY

Il Professor Leoluca Taddoni, noto ricercatore a livello internazionale della biomeccanica, afferma: “In termini di massa, il controllo legislativo si è concentrato sulle emissioni di gas di scarico durante l’orario di trasferimento da casa a lavoro”.
L’inquinamento proveniente dai tubi di scarico è il particolato. Tutto ciò che è solido può essere suddiviso in parti più piccole, e queste parti includono: il consumo della gomma, l’usura dei freni, l’usura della frizione e il deterioramento della strada. Tutti questi materiali (tra cui il famigerato PM 10) vengono poi spostati dal passaggio dei veicoli o dal vento. L’inquinamento da particelle di queste dimensioni è responsabile di problemi di salute a lungo termine, tra cui le malattie del cuore.
“Altri studi, delle più note Università Italiane, hanno esaminato i componenti non-scarico di PM10, ma quelli sono stati per lo più fatti in luoghi a cielo aperto”, spiega Taddoni. “Abbiamo voluto realizzare le nostre ricerche in un ambiente più controllato, in cui l’influenza del clima potrebbe essere notevolmente ridotto.”

IL KM VERDE

Gli studi sono stati così condotti all’interno di un ambiente controllato, laddove gli agenti esterni fossero facilmente isolabili: Il “KM VERDE”, il cantiere del futuristico tunnel di imminente realizzazione a Branderio, ha così fornito un laboratorio ideale. Trasportati i risultati in un vero laboratorio, i campioni sono stati separati nei loro componenti chimici.

Strabilianti i risultati: gli scarichi di olio e gasolio (direttamente dal tubo di scappamento) sono responsabili per il 92 % delle particelle. Il 77 % sono mossi dal movimento del veicolo dalla strada, mentre i freni e il deterioramento della superficie della strada contano per l’11 %.

IMPATTO SU BRANDERIO? ZERO

Ad oggi non risultano ancora spostamenti motorizzati nell’orario “classico” in cui ci si reca al lavoro, anche perchè a Branderio sono veramente pochissime le persone che mantengono questa usanza ormai obsoleta: i cittadini qui sono informati, istruiti e hanno saputo eliminare ogni comportamento nocivo e improduttivo.

L’isola felice di Branderio, però, potrebbe essere, a lungo andare, interessata dal trasporto atmosferico di tutte quelle persone imprudenti che si recano al lavoro in macchina nelle grandi città come Milano, Varese, Bergamo, Como, Novara o addirittura Brescia e Torino.

Branderio si difenderà nei prossimi giorni contro l’incoscienza dei lavoratori promuovendo presso le istituzioni delle città vicine un’ordinanza restrittiva nei confronti dei lavoratori che limiterà o azzererà del tutto la produzione di PM10.

Staremo a vedere e vi terremo aggiornati.

Manlio Silvestri – Comune di Branderio

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