Cari Cittadini, non sono giorni facili questi, per nessuno.
Vi sarete accorti del nostro silenzio sia sul sito che sui social: come ben saprete lo stare zitti non ci appartiene e di cose da dire ne avremmo parecchie.
Putroppo però, sembra che in questi giorni tutti diventino all’occorrenza esperti virologi e politici, divulgando le proprie verità ed i propri insegnamenti di vita come fossero assoluti ed indiscutibili, ignorando quelli dei veri esperti ed operatori che si stanno adoperando nell’arginare questo virus infame.
Pertanto, in una situazione di emergenza, di fronte ad un nemico che non conosciamo e ad un altro che conosciamo fin troppo, quello dell’ignoranza e dell’inopportuna saccenza, preferiamo tacere e restare in silenzio, consapevoli che non sia una cura, ma una premura necessaria da prendere, almeno come forma di rispetto. Il silenzio è gratis, approfittiamone!
Siamo nauseati sia da chi fa allarmismo e diffonde fake news, sia dalla vomitevole e patetica propaganda patriottica di chi vuol farci credere che non stia succedendo nulla e che il paese debba ripartire. Siamo nauseati da chi mette il portafogli davanti alla salute: si riparte dopo aver messo in salvo le vite, tutto il resto viene dopo.
Arriverà il giorno in cui saremo tutti fragili e deboli, ma non saremo meno utili e degni di amore, di rispetto e di cure, non meno di quanto lo siamo oggi: non facciamoci trattare come numeri e soprattutto non iniziamo noi stessi a valutare le persone come numeri: siamo uomini.
Ci discostiamo dai patetici, dai fatalisti, dagli ipocriti, ci dissociamo dai razzisti: oggi più che mai è tempo di stare uniti ed aver ben chiara la differenza tra “il paziente zero” e “il colpevole”.
Non è questo il momento di cercare il colpevole, siamo tutti vittime, dobbiamo salvare la pelle, qualunque sia il colore: non esistono confini, etnie, stati sociali, nord e sud. E’ assurdo, ma è una verità, il virus ci ricorda che siamo tutti semplicemente “uomini”.
Nel suo libro “Un altro giro di giostra”, Tiziano Terzani parla dell’11 Settembre come di una nuova opportunità di crescita per l’uomo, basata sulla tolleranza, sul perdono, sulla effettiva possibilità di non rispondere all’odio con altro odio, ma di trasformare un’offesa in una lezione, in un insegnamento che ci aiuti a crescere e a portarci oltre, in un mondo migliore.
Come in tutte le situazioni di “crisi” siamo chiamati oggi ad essere adulti, siamo chiamati a dare il meglio di noi, non sprechiamo l’ennesima opportunità: questo è il nostro giro di giostra.
L’augurio è che si torni al più presto alla giocosa situazione della “vita normale”, che appare adesso come un nostalgico ricordo, rendendo leggeri e di poco conto anche i problemi apparentemente più importanti. Ricordiamocene quando tutto sarà passato.
Siamo vicini alle vittime e alle loro famiglie, siamo vicini a tutti i malati che stanno lottando per recuperare la salute, siamo vicini a tutti gli operatori che si stanno facendo in quattro.
Auguriamo a tutti il meglio dalla vita.
La Giunta Comunale ed il Sindaco – Comune di Branderio