E così, un’azienda del settore tecnologico di Branderio, ha messo a punto un’invenzione talmente rivoluzionaria e innovativa, che sta generando parecchio rumore, molte critiche, soprattutto da parte degli animalisti.
Già, perché il prodotto in questione, ultimato da una manciata di giorni, si chiama CAT O’MATIC, e promette di rivoluzionare il mondo della sostenibilità e delle fonti di energia pulita grazie a, nientepopodimeno che, GLI ANIMALI…. Ma come?
“Gli animali ci salveranno” dice fiero Gino Restelli, responsabile marketing dell’azienda, “Cat o’ matic è un kit costituito da una serie di rilevatori di movimento miniaturizzati applicati al corpo del gatto che convertono ogni movimento in energia, anche quella del respiro, grazie a una sorta di dinamo come quella delle biciclette. L’energia generata dalle piccole dinamo viene poi convogliata in un accumulatore sotto alla pancia in cui si trattiene tutta l’energia prodotta.
Ogni parte di questo apparato viene disposta “sottopelle”, sia le dinamo che l’accumulatore, lasciando esternamente solo un sensore Bluetooth per l’invio di comandi da remoto, per gli aggiornamenti del firmware, ed una presa USB di tipo C per attaccare il gatto ad un Power Bank, scaricando lì dentro tutto l’accumulatore, oppure per attaccare il gatto direttamente ad una lampada o ad un cellulare come se fosse il gatto stesso stesso un Power Bank!
Tenete presente che oggi il kit è per un gatto, ma domani sarà per un cane, o un elefante, un orso, un’aquila, o ancora meglio ad una balena, un delfino! Gli animali vivranno la loro vita normalmente e periodicamente potremo scaricare dai loro corpi l’energia accumulata grazie ai loro movimenti, addirittura dal loro stesso respiro! e siccome sono in vena di spoilerare, posso già dirvi che il nostro reparto di ricerca e sviluppo sta memettendo a punto un sistema wireless per il trasferimento dell’energia a distanza, una cosa ulteriormente rivoluzionaria.”
Insomma, non si può dire che agli abitanti di Branderio manchi la fantasia, ma in molti si domandano se tutto ciò non possa in qualche modo snaturare l’essenza degli animali o se possa comportare un trauma per la loro vita facendoli diventare a tutti gli effetti delle “batterie viventi”. Voi cosa ne pensate?
Ufficio Stampa – Comune di Branderio