BASTA CON QUESTO VERDE!

Al via la mastodontica opera di DISBOSCAMENTO di oltre 70.000 ettari di natura incontaminata decisa nel Piano Regolatore 2020.

La Segretaria Galati ordina l’abbattimento di oltre 70.000 ettari di verde fino alle porte di Milano. 

E’ terminata ieri, presso il Municipio di Branderio, la serie annuale di appuntamenti della Giunta Comunale con i rappresentanti della Cittadinanza di Branderio per pianificare l’agenda di interventi ed opere pubbliche da attuare nel nuovo anno.

Come sempre, il focus è il miglioramento della qualità della vita, sensibilizzandosi su temi attuali come Famiglia, Istruzione, Servizi Ospedalieri, Evasione, Riciclaggio, Corruzione ed ultimo, ma non per importanza, anche l’Ambiente.

E’ proprio in merito al tema dell’Ambiente che è stata redatta la prima parte del nuovo Piano Regolatore 2020.

Numerose sono state le segnalazioni che hanno evidenziato possibili migliorie un pò in ogni settore. C’è stata grande partecipazione ed un gradito spirito innovativo nell’esporre non solo “i problemi”, ma anche “soluzioni” funzionali, realizzabili nei termini e nelle possibilità del Comune.

Spostamenti difficoltosi

Il tema più ricorrente, quello in cui i rappresentanti si sono ritrovati a discutere più animatamente, è stato quello della “VIABILITA”, legato allo smog ed agli approvvigionamenti che talvolta risultano rallentati o del tutto in ritardo rispetto gli standard a cui siamo abituati. Si sa, Branderio è un paese in crescita che può e deve trasformarsi, mutando ogni giorno per dare il meglio di se, ma talvolta non è un processo ne facile ne immediato.

In sintesi, i rappresentanti si sono lamentati del fatto che ad oggi è piuttosto difficoltoso raggiungere Branderio da città relativamente vicine come Milano, Genova, Bologna o Firenze e che un miglioramento in questo senso potrebbe solo giovare alla comunità.

In assenza del ministro per l’ambiente Andrea De Beati, ha presenziato la segretaria della Giunta Comunale Concetta Galati, che si è prodigata nell’ultima settimana per analizzare ogni segnalazione, raccogliendo dati e redigendo un resoconto volto a snellire le procedure facilitando le cose per tutti.
Sempre la Galati, al termine del suo lavoro, ha avuto chiara “sia la situazione che la soluzione”, tanto semplice quanto efficace.

L’intervista

Raggiunta nel suo ufficio, ci ha fatto accomodare nella bouvette e molto chiaramente ci ha esposto i fatti.
“Ce stanno un sacco de perzone che vorebbero venì qui a Brandério, ma spesso se sbajano e se perdono fòri da Milano. Le strade nun ce sò ancora sui navigadori, e arivà qui nun è semplisce, ce stanno troppi incrosci!”

E quale sarebbe la soluzione?

 “Bè, avrei pensato de… de abbatte tutte quèe piante e arbusti che stanno llà!” dice indicando con mano esile e tremante le tondeggianti colline a ridosso della Val di Tarlo, quelle oltre Branderio, dalle quali si sconfina tra Varesotto e Comasco, una “terra di nessuno”.
Restiamo per un attimo sconcertati: si parla di abbattere alberi centenari, distruggendo un ecosistema quasi perfetto che sopravvive da secoli.
“E stigazzi? Mò basta cò sto verde! ‘a gente vole annà a Milano, all’aperitivi, ai Centri Commerciali, a KFC, a McDonald’s… pure Amazon ariva sempre in ritardo… e avoja a fà Prime!”

Come darle torto? Effettivamente non sono problemi da poco, soprattutto sotto Natale, e ci troviamo del tutto in accordo con la segretaria: l’abbattimento del verde “fuori da Branderio” avrà molteplici benefici e porterà nuove ricchezze alla nostra terra e ai nostri cittadini.

Qui interviene telefonicamente il De Beati, ministro per l’ambiente, che durante una sessione di massaggi Thailandesi ci dedica qualche minuto per chiarire: “Non stiamo mica abbattendo il verde di Branderio nè, ripuliamo solo la zona dei selvaggi oltre la valle, non c’è niente li: l’aria sarà meno soffocata dalle piante e apriremo nuove tratte per il bisness!”.

Sembra non ci siano ostacoli per questa cerchia ristretta di persone che stanno progettando ciò che in molti già definiscono il “Nuovo Ordine di Branderio”. Vedremo se dopo l’approvazione seguirà anche la messa in atto di questa mastodontica opera di disboscamento fino alle porte di Milano.

Nelle ultime ore è arrivata una notizia alquanto insolita: nel fare i primi test di disboscamento sembrano essere emersi dei curiosi quanto inattesi “resti archeologici” risalenti ad un’epoca talmente remota di Branderio da mettere in discussione le origini stesse del paese!
Restiamo in attesa di sviluppi con la promessa, come sempre, di tenervi aggiornati. Grazie per la lettura.

Ufficio Stampa – Comune di Branderio

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